Fondamenti della meccanica atomica
Lo stesso sviluppo si può ottenere in una forma più comoda usando le autofunzioni (29), che si possono raccogliere nell'unica formula
Pagina 107
Fondamenti della meccanica atomica
dove fλ è una funzione della variabile continua λ, e l'integrazione rispetto a λ si intende fatta su tutto lo spettro continuo di autovalori. La
Pagina 112
Fondamenti della meccanica atomica
è lo stesso della (62) (in virtù della (51') del § 12), e come semilunghezza (1) Applicandola p. es. al gruppo d'onde della fig. 19, questa
Pagina 119
Fondamenti della meccanica atomica
Con ciò lo sviluppo della f si scrive (v. (57)):
Pagina 123
Fondamenti della meccanica atomica
Mediante lo sviluppo di Fourier un pacchetto d'onde si può considerare ottenuto sovrapponendo infiniti treni d'onde monocromatici, di diverso vettore
Pagina 127
Fondamenti della meccanica atomica
(2) Non occorre dire che il procedimento euristico qui riportato non riproduce affatto lo svolgimento storico della teoria (per il quale rinviamo a
Pagina 156
Fondamenti della meccanica atomica
soddisfa evidentemente la stessa equazione (131) della , ed ha lo stesso modulo, cosicchè la sua considerazione non ci dà nulla di nuovo.
Pagina 165
Fondamenti della meccanica atomica
Mostreremo ora l'applicazione di questa equazione a qualche problema particolare, con lo scopo sopratutto di illustrare meglio, su esempi
Pagina 176
Fondamenti della meccanica atomica
Come si vede, poichè e hanno lo stesso modulo, le onde riflesse hanno uguale ampiezza di quelle incidenti, si ha cioè
Pagina 188
Fondamenti della meccanica atomica
di trovare le componenti dell'impulso comprese tra e . La funzione ha dunque, rispetto alle misure di impulso, lo stesso significato che ha la
Pagina 214
Fondamenti della meccanica atomica
Ricordando ora il principio di sovrapposizione, possiamo interpretare nel modo seguente la soluzione (213): quando lo stato della particella è
Pagina 214
Fondamenti della meccanica atomica
A questa equazione si può applicare ancora lo stesso procedimento, e così si riconosce, derivando j volte, che la funzione , cioè la derivata j-esima
Pagina 232
Fondamenti della meccanica atomica
Come si è accennato al § 32, l'intensità e lo stato di polarizzazione della radiazione emessa nel salto quantico da uno stato n ad uno stato m sono
Pagina 236
Fondamenti della meccanica atomica
ed a questi corrispondono altrettante ellissi, tutte con lo stesso semiasse maggiore, ma con diverso semiasse minore: l'ultimo è il cerchio di raggio
Pagina 260
Fondamenti della meccanica atomica
Vogliamo ora stabilire un confronto tra lo spettro che un sistema emette in base alla teoria di Bohr e Sommerfeld (spettro quantistico) e lo spettro
Pagina 280
Fondamenti della meccanica atomica
Applicando successivamente lo stesso procedimento si giunge evidentemente allo sviluppo (349).
Pagina 281
Fondamenti della meccanica atomica
dove i coefficienti sono funzioni di . A ciascuno di questi coefficienti possiamo ora applicare lo stesso procedimento, considerandolo funzione della
Pagina 281
Fondamenti della meccanica atomica
Lo spettro fittizio che abbiamo convenuto di chiamare classico si compone, perciò, di righe che sono individuate da due gruppi di indici: (che
Pagina 282
Fondamenti della meccanica atomica
Lo sviluppo d Fourier si riduce dunque ai soli due termini di frequenza , e cioè mancano tutti i termini in cui l'indice non è uguale a ± 1. Saranno
Pagina 285
Fondamenti della meccanica atomica
Lo spettro emesso consta quindi di infinite righe, equidistanti (nella scala delle frequenze). Tale risultato è assai importante per la teoria degli
Pagina 286
Fondamenti della meccanica atomica
Ora si osservi che, a causa del movimento di precessione, r ed non hanno lo stesso periodo: indicando con e le rispettive frequenze, e con la
Pagina 286
Fondamenti della meccanica atomica
acquista lo stesso significato che ha nello spazio ordinario la nota relazione
Pagina 296
Fondamenti della meccanica atomica
Si osservi che se e ammettono entrambi un reciproco, anche il loro prodotto lo ammette, ed è (si noti l'inversione dei fattori): difatti
Pagina 301
Fondamenti della meccanica atomica
Inoltre si vede immediatamente che: se un operatore è permutabile con , lo è anche con qualunque F().
Pagina 302
Fondamenti della meccanica atomica
Ad ogni o. l. corrisponde così una matrice, che lo individua perfettamente, e che si indica generalmente con lo stesso simbolo dell'operatore: spesso
Pagina 304
Fondamenti della meccanica atomica
Similmente si troverà la formula (ottenibile dalla precedente con lo scambio di con e di f con g)
Pagina 314
Fondamenti della meccanica atomica
D'altra parte, , essendo permutabile con , lo è anche con , quindi
Pagina 320
Fondamenti della meccanica atomica
I risultati di un'osservazione massima definiscono completamente lo stato del sistema (supposto isolato). Resta così precisata la nozione quantistica
Pagina 335
Fondamenti della meccanica atomica
esterne, definendo lo stato del sistema in un dato istante t come lo stato in cui esso resterebbe se al tempo t cessasse l'azione esterna. Si capisce che
Pagina 336
Fondamenti della meccanica atomica
sistema ne altera generalmente lo stato. Vi sono però dei casi in cui ciò non avviene: p. es., se il sistema è in uno stato stazionario si può
Pagina 336
Fondamenti della meccanica atomica
Il vettore , considerato come funzione del tempo, caratterizza lo «stato» del sistema e verrà chiamato nel seguito «vettore di stato».
Pagina 339
Fondamenti della meccanica atomica
Si riconosce facilmente che, se in un dato istante le particelle sono statisticamente indipendenti, esse lo sono anche in qualunque altro istante
Pagina 344
Fondamenti della meccanica atomica
Ora, se lo stato di ciascun sistema è rappresentato dal vettore (lo stesso per tutti i sistemi) e se si chiama l'autofunzione dell'operatore
Pagina 361
Fondamenti della meccanica atomica
Se l'insieme è un miscuglio, lo si decomporrà in insiemi parziali, in ciascuno dei quali lo stato dei sistemi è rappresentato da un vettore , si
Pagina 362
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Non sarà inutile riassumere lo schema di questo calcolo, che risulta dai §§ precedenti. Siano le osservabili misurate al tempo 0 (costituenti
Pagina 375
Fondamenti della meccanica atomica
È questa una osservazione massima, che determina completamente lo stato del sistema (infatti, la sua sarà l'autofunzione dell'equazione di
Pagina 376
Fondamenti della meccanica atomica
lo spazio hilbertiano è riferito a quel particolare sistema, di assi che abbiamo chiamato «continui» (v. § 2) (individuato ciascuno da un gruppo di
Pagina 379
Fondamenti della meccanica atomica
Fissato lo «schema», ad ogni osservabile A corrisponde una matrice hermitiana
Pagina 380
Fondamenti della meccanica atomica
Ricordiamo dal § 12 che, in particolare, la matrice che nello schema K rappresenta l'osservabile K, cioè la stessa che serve a definire lo schema, è
Pagina 381
Fondamenti della meccanica atomica
Consideriamo dapprima il sistema imperturbato, e diciamo l'hamiltoniana che lo caratterizza (distingueremo in genere con uno zero in alto le quantità
Pagina 390
Fondamenti della meccanica atomica
Per lo stato perturbato i-esimo si avrà invece
Pagina 396
Fondamenti della meccanica atomica
Di qui si ricavano le c, moltiplicando i due membri per e integrando su tutto lo spazio delle q: si ottiene così
Pagina 406
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo che per t = 0 lo stato del sistema sia rappresentato da una certa da considerarsi nota, che, sviluppata in serie mediante le , sia
Pagina 406
Fondamenti della meccanica atomica
che, sostituiti nella (221), ci danno lo stato perturbato in prima approssimazione.
Pagina 407
Fondamenti della meccanica atomica
combinazioni lineari, secondo lo schema (conforme alla regola di moltiplicazione delle matrici):
Pagina 415
Fondamenti della meccanica atomica
Nel primo caso si ha dunque , vale a dire lo spin è diretto con certezza nel verso dell'asse z, nel secondo caso e lo spin è diretto con certezza nel
Pagina 421
Fondamenti della meccanica atomica
Dovendosi escludere la soluzione , dovrà aversi o o : e poichè ognuno di questi autovalori, come vedremo subito, è doppio, lo conteremo per due, e
Pagina 439
Fondamenti della meccanica atomica
in cui lo spin è parallelo all'asse z, la II invece al caso in cui lo spin è antiparallelo all'asse z: la soluzione più generale, che si ottiene
Pagina 441
Fondamenti della meccanica atomica
che è tuttora la relazione fondamentale della spettroscopia. Analoga relazione vale per l'assorbimento (salvo lo scambio di En con En').
Pagina 46
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Lo studio generale delle proprietà di simmetria delle autofunzioni di particelle è stato fatto coi metodi della teoria dei gruppi da E. WIGNER
Pagina 473